Quanto costa scrivere un libro con un ghostwriter?

La prima risposta alla domanda del titolo, è quella che non vuoi sentirti dire:

dipende.

La seconda, quella vera, te la posso dare solo quando mi hai raccontato il libro che vuoi scrivere.

Il costo del ghostwriter

Lo so, perché ci sono passato anch’io – ci passiamo tutti. C’è un momento per il sogno; c’è il momento in cui, parlando con il ghostwriter che hai (quasi) scelto, quel libro te lo senti già tra le mani (o te lo vedi sugli scaffali delle librerie); c’è il momento in cui io – il ghostwriter al quale hai scritto – tento di costruire quell’empatia che per me è la prima parola del primo capitolo di un lavoro fatto bene.

Eppure, mentre parliamo di scrittori che ci ispirano e di idee per strutturare la trama e di un personaggio secondario, il pensiero che ti assilla è uno: quanto mi costerà scrivere questo libro?

Il fatto è che non c’è una risposta univoca… il che spiega perché alle molte mail che ricevo e che sinteticamente mi dicono “voglio scrivere un libro, mi aiuti, quanto costa?”, non posso rispondere subito.

È per questo che, per il primo-primissimo contatto, ho stilato una breve lista di domande alle quali dovresti rispondere. Fallo subito, nella mail o nel messaggio che mi invii per prendere contatto, e potrò dirti farti un preventivo in pochissimo tempo!

Quanto costa la scrittura

Ci sono ghostwriter che lavorano secondo unità di misura: tot euro a parola, tot euro a pagina (o meglio, a cartella editoriale). Le aggiunte costano tot, le riscritture un altro tot.

Non è un modo sbagliato di lavorare, semplicemente non fa per me. Anche solo per il fatto che ci sono parole che volano veloci fuori dalla penna, e parole che richiedono tantissimo tempo per essere scritte giuste.

Ci sono poi ghostwriter che lavorano a progetto, come me.

Il tuo libro, dall’inizio alla fine: dal momento in cui buttiamo giù l’indice o la struttura, al manoscritto nelle tue mani, ed eventualmente al file impaginato per l’autoproduzione. Un’unica cifra, chiara da subito, quattro pagamenti – anticipo, due rate intermedie, saldo alla consegna – e fine. Il tuo libro è scritto.

Semplice e diretto, e il tutto ovviamente sotto contratto.

E adesso, le domande alle quali ti chiedo di rispondere.

Le domande che mi rendono il lavoro più facile

1 – Cos’è il tuo libro?

Questa è la base. È narrativa o saggistica? Nel primo caso: si tratta di un romanzo, di una biografia/memoria, di una autobiografia? Quanto c’è di reale, quanto di inventato? Nel secondo caso: si tratta di un lavoro scientifico, di un’opera divulgativa, oppure di un manuale tecnico (sì, li metto nella categoria dei saggi).

2 – Di che genere tratta?

Questa si risponde da sola. Ovviamente, dato che siamo in un mondo sfumato, non è necessario che il tuo libro afferisca ad una e una soltanto delle categorie prestabilite – giallo, thriller, romanzo rosa, fantasy… – ma una breve descrizione mi sarà più che utile. Ad esempio

Vorrei raccontare la mia infanzia, ma sotto forma romanzo storico.

Benissimo. ma vale anche

Vorrei raccontare la mia infanzia come un giallo ambientato in un futuro distopico popolato dalle classiche “razze” del fantasy.

Anche l’argomento è un’ottima informazione. Tra le altre cose, mi permette di dirti subito se posso scrivere il tuo libro, perché ci sono tematiche che non mi sono affini, o che non sono a mio agio a trattare (spoiler: sono davvero poche).

3 – A chi ti ispiri?

A questa domanda si può anche non rispondere, ma mi aiuta a capire che stile ti aspetti abbia il tuo libro. Non tanto come “copia di artista famoso”, ma come punto di partenza per il modo in cui dovrò scrivere.

Flusso di coscienza o narratore esterno? Frasi breve e lapidarie, oppure mega descrizioni prolisse? Linguaggio da lord inglese, da scaricatore di porto, o da cantante trap?

4 – Cos’hai di pronto?

Domanda cruciale. Hai tutta la storia in testa, o soltanto l’idea portante (il concetto, se vuoi, o la morale)? Hai già scritto delle parti? Hai preso appunti? Hai materiale di ispirazione (film, foto di luoghi, disegni)?

Quando inizierò a scrivere il tuo libro, e anche se ci sarà una prima, lunga intervista, ogni cosa mi sarà utile.

Non solo: dal momento in cui definiremo il contratto a quando inizieremo davvero a lavorare, il tuo impegno sarà quello di mettere insieme quello che io chiamo “il faldone”. Non ti preoccupare: ti spiegherò tutto a tempo debito.

4a – E se ho già scritto tutto io?

Può darsi che il libro abbia bisogno di una sistemazione, specie se all’orizzonte c’è il manoscritto che manderai alle case editrici. Potrebbe servire un tono di voce più corretto, una maggiore coerenza interna, un controllo delle singole scene, dialoghi più scoppiettanti, più ordine nel flusso.

Lo faccio, ma è un lavoro di editing, più che di ghostwriting (anche se potrò aggiungere cose).

5 – Quando lo vuoi?

Nel mio lavoro, si vive tra due estremi, ed io me li sono sentiti rivolgere entrambi

  • ho questa idea in testa da trent’anni, mese più o mese meno, non mi cambia nulla?
  • ho un contratto già firmato, non ho scritto niente, e l’editore vuole la bozza tra un mese esatto.

Tra queste frasi, ovviamente, ci sono tutte le sfumature: lo vuoi pronto perché sia possibile stamparlo entro Natale; vorresti presentarlo in una certa occasione; preferisci che iniziamo dopo l’estate; possiamo prenderci qualche mese in più per revisionarlo con calma.

L’importante, è dirmelo subito. Scrivere un libro con poco tempo a disposizione è fattibile, ma richiede che io mi “faccia spazio” intorno.

6 – Cosa ne farai?

La distinzione è tra

  • lo pubblico da solo/con Amazon,
  • cercherò una casa editrice,

ma ancora più in soldoni è

  • è un libro per me,
  • vorrei venderlo e portarci a casa qualcosa.

La differenza è puramente tecnica. Se il tuo libro interesserà ad una casa editrice, questa potrebbe affidarlo ad un editor, con il quale lavorerai per aggiustarlo secondo una certa linea editoriale; oppure eseguirà la propria correzione delle bozze.

Cambia, insomma, il modo e la precisione del manoscritto finale che ti consegnerò.

In più, se lo vuoi pubblicare con Amazon – o semplicemente farne stampare cento copie da una tipografia – ti servirà un file impaginato secondo certi parametri: e anche questo lo possiamo mettere a contratto.

E questo è quanto: il costo di un ghostwriter è…

A questo punto, potrò farti un vero e proprio preventivo. Ci metterò pochissimo.

Riassumendo: se sei qui perché vuoi che un ghostwriter scriva il tuo libro, e stai per contattarmi; e se il primo parametro che consideri è il costo – tutti abbiamo un certo budget disponibile – nella mail aggiungi queste informazioni:

  • di che tipologia di libro si tratta
  • il genere e l’argomento
  • a chi ti ispiri (se ti ispiri)
  • quando e cosa hai di già pronto
  • tempistiche desiderate
  • Autopubblicazione o casa editrice?

Aspetto di leggerti in mail!

By | 2023-06-21T21:13:15+00:00 giugno 21st, 2023|Ghostwriting|