Un analista Seo entra in un bar a Roma, bar Roma, Roma bar caffetteria, caffetteria a Roma.
Scusami, la battuta è la classica, ma per un SEO copywriter è sempre irresistibile.
Scrivere nel web per il web? Google dice no, grazie.
Il motore di ricerca Google nasce nel 1998, e l’algoritmo ne ha fatta di strada negli anni. Alcuni aggiornamenti infatti hanno rimescolato in maniera piuttosto massiva le carte in gioco richiedendo ai SEO Copywriter uno sforzo di aggiornamento costante.
Nonostante questo non ti sarà difficile trovare nel web testi scritti come negli anni ’90! Ti propongo quindi un breve excursus per comprendere come non scrivere un testo SEO nel 2021.
Nel 2003 infatti l’aggiornamento chiamato Florida ha ufficialmente messo fine al keyword stuffing, penalizzando i testi che presentavano un’innaturale over optimization. Imbottire il testo di parole chiave? No, no e ancora no, ti prego!
Il motivo?
Se cerchi un copywriter a Padova sei nel posto giusto. Io, come tuo copywriter a Padova posso aiutarti a strutturare i testi del tuo sito. Un buon copywriter a Padova infatti sa ottimizzare la scrittura per raggiungere i tuoi scopi. Sono Silvia, copywrtier a Padova, chiamami!
Ecco… ammetto che un brivido di freddo mi sia corso lungo la schiena mentre scrivevo queste tre righe. Chi mai parlerebbe in questo modo nella realtà? Il ragionamento di Google è proprio quello che faresti tu: è una macchina che sta scrivendo il testo o, per lo meno, una persona decisamente noiosa.
Ma non faccio in tempo a prendere fiato per raccogliere le keyword cadute a terra che l’anno seguente, con l’Austin update, vengono bannati i meta tag furbetti e i testi invisibili. La parola chiave ripetuta all’infinito scritta di bianco su sfondo bianco? Fine. E io che, di quelle cadute, ne avevo tenute un po’ da parte!
E arriviamo nel 2011 con l’aggiornamento Panda, il quale fa precipitare tutti i siti e le pagine web con i cosiddetti thin content (le pagine con lsolo due righe di testo) e le content farm (tantissime pagine, ognuna per una diversa parola chiave a coda lunga, ma con lo stesso contenuto). Ed è un bagno di sangue di lotta contro le preposizioni.
Improvvisamente “copywriter a Padova”, “Padova copywriter”, “copywriter in Padova” e chi più ne ha più ne metta significano… esattamente la stessa cosa!
E veniamo infine alla rivoluzione del 2013 di Hummingbird, il più rilevante aggiornamento di Google con il quale l’algoritmo ha modificato drasticamente proprio il metodo di ricerca stringendo un fruttuoso accordo con la semantica. Via libera allora a tutti i sinonimi e le correlate per troppo tenute in gabbia, recluse dietro il potere accentratore delle keyword.
Un piccolo passo per Google, un grande passo per l’umanità (almeno per quella parte che deve ricercare informazioni).
Il motivo?
Se cerchi un copywriter a Padova sei nel posto giusto. Come webwriter professionista posso aiutarti a strutturare i testi del tuo sito, studiare assieme un piano editoriale efficace, ottimizzare il messaggio in linguaggio SEO oriented per la realizzazione dei tuoi obiettivi. Mi trovi a Padova ma lavoro anche come scrittrice da remoto.
Noti niente? Lasciamo stare (almeno per il momento) il fatto che non scriverei mai neanche un testo del genere: è per farti notare la differenza. Copywriter, webwriter, scrittrice. Sono tutti sinonimi che Google riconduce allo stesso concetto.
Ma c’è di più… con questo aggiornamento Google dichiara di attribuire un forte valore anche ad altri fattori che sono:
- La struttura
- L’organizzazione del sito e dei contenuti
- Le immagini
- last but not least, il contenuto
E qui il gioco si complica… se speravi che ti dicessi che la scrittura SEO è “solo scrittura”, mi spiace infrangere i tuoi sogni. La scrittura SEO è tante cose, e tutte assieme: programmazione tecnica, ricerca e aggiornamento costante, studio delle parole chiave e solo infine stesura del testo.
Cosa non fare: indossare camice di flanella e giacche con le spalline e continuare a scrivere come fossimo ancora negli anni ’90!
Scrittura SEO per… le persone
Se è vero quindi che la struttura e i contenuti del sito devono essere semplici, lineari e mappati e le immagini devono essere ottimizzate e utilizzate con i corretti diritti… cosa si potrà mai dire per il contenuto?
È evidente come Google attribuisca valore a tutto ciò che serve a migliorare l’esperienza dell’utente:
- Contenuti di qualità, prediligendo testi ricchi di informazioni, ben strutturati e coerenti con il topic;
- Contenuti freschi, favorendo argomenti nuovi o comunque aggiornati e curati;
- Contenuti originali, mettendo al bando i testi copiati o rimaneggiati.
Non sono le stesse caratteristiche che ti farebbero dire che vale la pena di leggere proprio quel contenuto?
L’ultima entusiasmante novità di Google? La valutazione umana del contenuto. Già dal 2004 infatti il web è presidiato dai quality rater, persone (sì, in carne ed ossa) che valutano manualmente i risultati restituiti dal motore di ricerca, assegnando a questi un punteggio di qualità. Il quality rater è una sorta di sentinella del web che si preoccupa che tu – autore di content – non ricada negli errori del passato.
Cosa facciano questi quality rater non è certo un taboo (il documento con le linee guida ufficiali è disponibile online) e nella sostanza si occupano di valutare la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità di una pagina web.
Cosa non fare: [si può fare di meglio]
Web writer: il filo sottile tra web e persone
È evidente quindi come nelle sue valutazioni Google stia cercando sempre di più di assomigliare all’essere umano.
I dati più preziosi per i motori di ricerca sono quelli derivati proprio dagli accessi degli utenti:
- numero di accessi,
- click through rate,
- tempo per click,
- frequenza di rimbalzo,
- numero di condivisioni,
- comportamento dell’utente on site,
- backlink.
Come fare per far sì che tutti questi dati siano valutati positivamente? Serve una strategia.
Non basta (purtroppo) scrivere bene per il lettore. Ha senso quindi parlare di SEO copywriter e web copywriter perché tra la scrittura e il lettore di mezzo c’è… il mezzo! Scusa il gioco di parole, ma ovviamente un autore che scrive per il web deve necessariamente confrontarsi con la peculiarità del mezzo che veicolerà il messaggio.
Prendiamo due esempi opposti:
1. Attenzione verso la persona – se il titolo di un articolo fosse solo “are you talking to me?” probabilmente Google penserebbe (almeno nella prima fase dell’indicizzazione) che il testo riguardi una difficoltà di ascolto, e non certo la famosa frase di De Niro che tutti conosciamo. Potrebbe quindi penalizzare il contenuto nei risultati di ricerca.
2. Attenzione verso il web – puoi rendere il sito velocissimo, ma se i contenuti non saranno buoni non avrai risolto il problema dell’indice di rimbalzo.
Cosa non fare: lo so che te lo dicevano anche a scuola, ma una cosa alla quale non puoi proprio sottrarti è lo studio. Le regole tecniche della SEO e della costruzione dei siti, i dettami della grammatica, le norme legali, la web analisi, i canoni dei diversi linguaggi e i principi di marketing sono solo alcune delle materie di studio…e poi non dimenticare la creatività!
Come scrivere bene in ottica SEO: 6 regole (più una d’oro)
L’obiettivo quindi che ogni copywriter deve avere in mente è quello di scrivere per le persone, ma in maniera che sia anche Google-friendly.
Ecco alcune regole da applicare subito:
- I contenuti devono essere naturali (ben vengano parole chiave, ma soprattutto correlate, sinonimi senza forzare la mano).
- Lo studio dev’essere fatto su quello che è il vero intento di ricerca del lettore e su che tipo di risposta si aspetti di trovare nel testo.
- I titoli e le meta descrizioni devono essere accattivanti.
- Tieni sempre a mente i lettori nella stesura del testo.
- Tieni presente che Google indicizza e classifica, ma è l’utente che compie le azioni!
- Non ha senso tentare di ragionare come Google quando è proprio Google che vuole ragionare come te.
E veniamo infine alla regola delle regole: un bravo web copywriter deve saper vendere con le parole. Deve riuscire a farti toccare con mano i prodotti di un e-commerce che non puoi toccare, assaporare pietanze che non puoi assaggiare mentre leggi un articolo di food&travel, e odorare profumi che non puoi sentire in una guida sulla passione per il giardinaggio. Deve, in una parola: emozionare.
Se sei in prima pagina ma il tuo testo non vende non avrà avuto alcun senso aver fatto lo sforzo per arrivarci.
L’obiettivo di un web copywriter è la vendita. Non importa che sia evidente e diretta – stai scrivendo una landing page di vendita – o che tu stia lavorando al primo step del tuo funnel – ad esempio scrivendo una guida all’acquisto che vuole solo indirizzare l’utente ad un problema. La SEO, in altre parole, dev’essere letta come una funzione del marketing.
Il SEO copywriter non è (solo) colui che scrive per posizionare un testo in prima pagina, ma colui che scrive per vendere. Dopo aver attirato il lettore sul sito è necessario che questo legga il contenuto e sia portato a cliccare per, infine, convertire.
L’ultimo consiglio che ti do è quindi:
Cosa non fare: non rivolgerti ad un professionista per studiare assieme la strategia dei tuoi contenuti.